I DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO

Questi disturbi erano precedentemente denominati disturbi dell’infanzia e dell’adolescenza e si pensava che si limitassero a quella fase della vita: ora invece con il termine Neurosviluppo c’è l’idea che pur presentandosi per la prima volta durante l’età evolutiva, essi persistano per tutta la vita anche se modificandosi nella presentazione e quindi spesso non riconosciuti.

Disabilità intellettiva

La disabilità intellettiva (disturbo dello sviluppo intellettivo) è un disturbo con esordio nel periodo dello sviluppo che comprende deficit del funzionamento sia intellettivo sia adattivo negli ambiti concettuali, sociali e pratici.


Disturbi della comunicazione

  • Disturbo del linguaggio: Difficoltà persistenti nell’acquisizione e nell’uso di diverse modalità di linguaggio (cioè linguaggio parlato, scritto, gestuale o di altro tipo) dovute a deficit della comprensione o della produzione
  • Disturbo fonetico- fonologico: Persistente difficoltà nella produzione dei suoni dell’eloquio che interferisce con l’intelligibilità dell’eloquio o impedisce la comunicazione verbale di messaggi.
  • Disturbo nella fluenza con esordio nell’infanzia: Alterazioni della normale fluenza e della cadenza dell’eloquio, che sono inappropriate per l’età dell’individuo e per le abilità linguistiche
  • Disturbo della comunicazione sociale (pragmatica): Persistenti difficoltà nell’uso sociale della comunicazione verbale e non verbale

  • Disturbo dello spettro autistico

    Deficit persistenti della comunicazione sociale e dell’interazione sociale Pattern di comportamento, interessi o attività ristretti, ripetitivi


    Disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD)

    È un disturbo evolutivo dell’autocontrollo caratterizzato da una regolazione deficitaria in tre aree: attenzione, inibizione della risposta e livello di attività motoria.


    Disturbo specifico dell’apprendimento (DSA)

    Sono caratterizzati dalla persistente difficoltà di apprendimento delle abilità scolastiche chiave per almeno 6 mesi tra lettura delle parole lenta o imprecisa e faticosa, difficoltà nella comprensione del significato di ciò che viene letto, difficoltà nello spelling, difficoltà con l’espressione scritta, difficoltà nel padroneggiare il concetto di numero, i dati numerici o il calcolo, difficoltà nel ragionamento matematico. Negli adulti, una difficoltà persistente si riferisce a difficoltà continuative nel leggere e nello scrivere o nelle abilità di calcolo


    Disturbi del movimento

    • Disturbo dello sviluppo della coordinazione o disprassia: È caratterizzato da deficit nell’acquisizione e nell’esecuzione delle abilità motorie coordinate e si manifesta con goffaggine e lentezza o imprecisione nello svolgimento delle abilità motorie che interferiscono con le attività della vita quotidiana.
    • Disturbo da movimento stereotipato: Viene diagnosticato quando un individuo presenta comportamenti motori ripetitivi, apparentemente intenzionali e apparentemente afinalistici, come scuotere le mani, dondolarsi, battersi la testa, morsicarsi o colpirsi.
    • Disturbo da tic: Con la denominazione tic si intende tutti quei movimenti stereotipati, a-finalistici, che l’individuo compie senza averne il controllo. La gravità dei tic è molto variabile. Molti di questi sono lievi e spesso non riconosciuti come disturbo da genitori e medici. La sindrome di Tourette è il disturbo da tic più grave. Esistono diversi tipi di tic: i tic motori, vocali.


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